Rapporti non patrimoniali e situazioni della persona

aprile 05, 2017
Questo post è tratto da “Diritto Privato. Una conversazione” - Il Mulino
Pietro Rescigno, Giorgio Resta, Andrea Zoppini.


Un illustre civilista, nel tracciare i possibili sviluppi del diritto privato contemporaneo, ha recentemente suggerito che il diritto patrimoniale sarebbe oramai divenuto appannaggio dei cultori del diritto commerciale, mentre il futuro del diritto privato, e dunque la principale area di interesse del civilista, sarebbe costituito dai rapporti non patrimoniali e dalle situazioni fondamentali della persona. Storicamente, il codice civile si contrappone al codice del commercio, ossia a quel corpus normativo nato dall’elaborazione di ceti e corporazioni e funzionale all’affermazione di questi. Al contrario, il codice civile è il codice di tutti e la parola «civile» vuol significare, appunto, il superamento di una divisione della società in classi.
Tuttavia, impoverire il diritto privato di tutto ciò che attiene all’organizzazione e ai rapporti economici sarebbe una scelta infelice, poiché implicherebbe un «abbandono» di tutta una serie di interessi e di rapporti che invece il diritto civile ha compreso in sé e la cui disciplina di base è ancora contenuta nel codice civile.
Non pare dunque convincente la prospettiva secondo cui il «vero» diritto privato di oggi – ossia il diritto dei rapporti economici di un certo valore – sarebbe assorbito dal diritto commerciale, mentre il diritto civile tradizionale dovrebbe occuparsi solo del settore non patrimoniale. Si tratterebbe di un diritto privato «ridotto all’essenziale», ove i tasselli principali sarebbero rappresentati dal diritto di famiglia e dal commercio delle cose legato a forme economiche minori, o dai c.d. atti della vita quotidiana (per i quali però non sembra vi sia bisogno del diritto in genere). La stessa funzione e vocazione del privatista ne risulterebbe condizionata, ripiegando su un diritto privato «privo di respiro».

Sarebbero, al contrario, più utili i discorsi condotti in maniera libera da questi steccati concettuali e da questi confini rigidi. Ciò non toglie che la sollecitazione a guardare alle trasformazioni del diritto privato e alle innovazioni emergenti in certe aree di esso dovrebbe essere una voce accolta, incoraggiata, provocata.